domenica 12 settembre 2010

Variante, per la Svp basta un parcheggio

Alto Adige, 12 set 10

La Stella alpina privilegia quello sotto Monte Benedetto: tensione in maggioranza

Tangenziale. Per ora il sindaco chiede alla Provincia un piano di fattibilità tecnica e finanziaria

di Orfeo Donatini

Merano. Il primo lotto della variante sta per essere concretamente tracciato fino alla stazione ferroviaria, ma è sul secondo lotto che è aperto ora il confronto politico: e l’orientamento che emerge è di una netta riduzione dei parcheggi per ragioni di costi e di sicurezza. Il quadro che emerge, anche se decisioni per il momento non ve ne sono, è che su tutto vi è una priorità: dare concreta attuazione all’obiettivo di togliere il traffico di attraversamento della città. La partita tecnico-urbanistica, ma soprattutto politica, si gioca naturalmente su più tavoli. Su quello provinciale dove entro il prossimo anno l’assessore ai lavori pubblici Florian Mussner ha assicurato di voler mettere in progettazione esecutiva il secondo lotto della variante che dalla stazione ferroviaria arriva fino all’imbocco della Passiria; ma dove anche non si vogliono impegnare ulteriori risorse - oltre ai circa 160 milioni di euro complessivi messi in previsione per l’intera opera - per gli accessi ai due parcheggi privati previsti in via preliminare, in roccia sotto Monte Benedetto il primo e sotto gli orti dei Cappuccini il secondo. Ma le scelte si giocano anche sul tavolo comunale dove la nuova maggioranza è chiamata a indicazioni importanti perchè avviare la progettazione esecutiva del secondo lotto vuol dire prima di tutto avere ben chiaro in testa che cosa si vuol fare e con quali risorse: e allora il quesito, che nei prossimi giorni sarà al centro anche di verifiche di maggioranza - una prima riunione plenaria è convocata per giovedì prossimo - sarà proprio quello dei parcheggi. La Svp, ed in particolare l’ala economica, non vuol nemmeno sentir parlare di tagliare quello sotto Monte Benedetto che avrebbe il suo sbocco nei pressi dei Portici e quindi sarebbe a diretto servizio di quel “centro commerciale” naturale qual è la ristretta area del centro storico. E pur di difendere tale scelta sarebbe anche disponibile a valutare in termini più flessibili le modalità di finanziamento delle rampe - o meglio della rotonda in tunnel - di accesso all’autosilo in roccia realizzato dai privati; con questo superando quell’assoluto rifiuto che fino alle ultime battute della recente campagna elettorale era stato apposto all’eventualità di un intervento con risorse pubbliche per questa parte del progetto. «Al momento - sostiene per parte sua, molto “diplomaticamente”, il sindaco Günther Januth - stiamo come Comune predisponendo le indicazioni da fornire alla giunta provinciale in vista del progetto esecutivo dell’opera. E per fare la scelta migliore ed economicamente più sostenibile solleciteremo anche una verifica di fattibilità di tutti i nostri desideri, ovvero dei due parcheggi interrati dei quali fino ad oggi stiamo parlando. E sul piano della fattibilità dovranno arrivarci precise indicazioni tecniche, urbanistiche, finanziarie e di sicurezza anche sulle rotatorie che costituiscono evidentemente un elemento di sicurezza imprescindibile alla luce anche delle direttive europee per i collegamenti automobilistici in tunnel». «Senza contare - aggiunge il sindaco - che stiamo già predisponendo i primi concreti interventi per arrivare alla realizzazione del parcheggio di attestamento nei pressi della stazione ferroviaria per favorire quindi una politica di trasporto pubblico che si avvalga sempre più dei mezzi pubblici e del treno in particolare». Ma nella maggioranza non sono tutti sulla medesima lunghezza d’onda: all’interno delle liste civiche di Giorgio Balzarini e Carmelo Genovese, ad esempio, c’è infatti chi fa un conto più spiccio e sostiene come “scavare un parcheggio interrato a cielo aperto e poi ricoprirlo come avverrebbe nel caso di quello sotto gli orti dei Cappuccini, verrebbe a costare poco più della metà di quello scavato interamente in roccia sotto Monte Benedetto”. Ma alla fine appare scontato che prevarrà l’opzione caldeggiata da buona parte della Stella alpina riaprendo un confronto che, proprio su questo snodo destinato a segnare il futuro stesso della città, in passato ha registrato toni molto accesi con l’opposizione, ma non solo. Le prossime giornate poi per la giunta Januth saranno impegnative anche per un altro capitolo “sensibile”: ovvero quello delle nomine. E sono tre le società principali con i cda da rinnovare: Ae, Asm e MeranArena.