venerdì 29 ottobre 2010

Più treni per collegare Merano al capoluogo

CS, 29 ott 10

Introdurre un treno serale ed uno al primo mattino che colleghi Bolzano con Merano e viceversa. Lo chiede in una interrogazione presentata all’assessorato competente, il Consigliere provinciale del PdL Mauro Minniti secondo il quale “se da una parte è opportuno creare comunicazioni ottimali al fine di usufruire del treno per Roma alle 6,30 del mattino, dall’altra bisognerebbe impegnarsi affinchè, chi arriva sulla tarda serata a Bolzano, trovi un treno per raggiungere Merano ed agevolare il rientro in val Passiria o Venosta senza dover fare uso dell’automobile o di un autobus disagevole.” In queste settimane l’esponente del PdL ha raccolto diverse lamentele da viaggiatori meranesi o venostani che, arrivando dopo le 23,30 a Bolzano per motivi di studio o lavoro o altro ancora hanno problemi a raggiungere il meranese per l’assenza di un treno o per la scomodità nell’uso di un autobus che peraltro non attende gli eventuali ritardi ferroviari. “Molte persone che sono obbligate a rientrare con il treno delle 23,30 a Bolzano appunto – spiega l’esponente del PdL - si vedono costrette a utilizzare l’automobile privata per il rientro al domicilio, scomodando magari parenti od amici e comunque favorendo il traffico veicolare su strada. Così come sembra assurdo essere riusciti ad istituire un nuovo treno per Roma al mattino pesto, senza però pensare ai collegamenti adatti per agevolare l’uso di quel treno”. In definitiva Minniti, nella sua interrogazione, chiede che si valuti l’opportunità di creare i due collegamenti ferroviari mancanti.

Minniti: «Urgenti le barriere anti rumore»

Alto Adige, 26 ott 10

Intervento necessario in via Fermi e nella zona vicina ai binari

Eccessivi i rumori causati dal traffico e dai treni in transito

Sinigo è sotto costante assedio da parte del traffico automobilistico che significa un inquinamento sia atmosferico che acustico per gran parte del giorno e soprattutto nel pieno delle stagioni turistiche. «Ho chiesto un deciso intervento da parte della giunta provinciale per eliminare a Sinigo in coincidenza con la via Fermi il rumore prodotto dall’attraversamento della superstrada Me-Bo e della ferrovia». Lo rende noto il consigliere provinciale del Pdl Mauro Minniti che sull’argomento ha presentato una specifica interrogazione. «Gli abitanti di Sinigo - continua l’esponente politico - chiedono interventi decisi da parte della Giunta provinciale, come avvenuto in altre località della medesima strada, per eliminare i decibel di rumore provocati dall’aumento sensibile del traffico veicolare sull’importante arteria. A tali inconvenienti debbono aggiungersi anche quelli prodotti dal passaggio dei treni sulla linea Merano-Bolzano che rendono insopportabile la qualità della vita dei residenti. Dovrebbe rappresentare una priorità della Giunta diminuire i decibel prodotti dalle emissioni acustiche per limitare anche l’insorgenza di malattie legate proprio a questo spiacevole inconveniente», conclude Minniti. È il caso di ricordare che il transito dei treni avviene proprio a ridosso del quartiere attorno al campo sportivo: la case sono separate dai binari soltanto dalla ciclabile. I convogli sulla Merano-Bolzano transitano a velocità molto sostenuta anche per il fatto che da anni oramai a Sinigo la stazione è stata abolita e quindi non devono più rallentare per fermarsi.

venerdì 22 ottobre 2010

Liceo Classico: rischio chiusura

Alto Adige, 22 ott 10

Tommasini: «In città un indirizzo tecnico in più». L’assessore ha incontrato i collegi dei docenti

«Salvo» lo Scientifico in città rimarrebbero comunque sei indirizzi

di Paolo Piffer

Merano. Di soppressione dell’indirizzo “tradizionale” dello Scientifico non si parla praticamente più. Piuttosto, nel mirino pare sia l’indirizzo “tradizionale” del Classico. Se non altro per i numeri striminziti. Ieri al polo, Tommasini ha incontrato i professori. Un dato di fatto, sancito e deciso, Tommasini l’ha messo sul banco. Per sgomberare il campo da equivoci. «Sia chiaro - ha detto - che non abbiamo nessuna intenzione di tagliare il numero complessivo degli indirizzi. Semmai si tratta di ragionare se mantenere 5 licei e 1 istituto tecnico oppure togliere 1 liceo e aggiungere 1 indirizzo tecnico». Ovvero, se mantenere la formula attuale del 5+1 o scegliere il 4+2. All’auditorium, sul tavolo dei relatori anche la sovrintendente Nicoletta Minnei e il preside Riccardo Aliprandini. Al centro il recepimento della riforma Gelmini, che la Provincia di Bolzano si è impegnata a introdurre con il prossimo anno scolastico e le conseguenze che avrà, in questo caso, per il polo scolastico italiano della città. Il ragionamento dell’assessore - aperto al confronto, altri ce ne saranno dopo quelli di ieri - non parte, a suo dire, da motivazioni di carattere economico. «Perché - ha sottolineato - per la scuola non ci saranno contrazioni di risorse ne tantomeno verranno licenziati insegnanti». Piuttosto, Tommasini guarda al futuro dei ragazzi che nei prossimi anni usciranno dagli istituti superiori e cercheranno lavoro. «Perché in provincia di Bolzano, come e Merano - ha sostenuto - c’è una carenza di istituti tecnici e una preponderanza di istruzione liceale. Mi chiedo quindi se non sia il caso di potenziare la sfera tecnica anche guardando al mondo del lavoro. Facciamo un esempio. Dubito che nei prossimi anni l’amministrazione pubblica possa continuare ad assumere come finora. Piuttosto, ad esempio, ci troveremo in forte difficoltà per la mancanza dei medici di base. Ecco, il mio è un ragionamento aperto e chiedo un confronto con tutti su questi temi». I tempi del recepimento della riforma sono stretti. Tommasini ha riferito che già ai primi di novembre se ne discuterà in giunta e tra la fine di novembre e dicembre è prevista l’approvazione da parte dell’esecutivo provinciale. Tommasini tornerà a Merano il 4 novembre per incontrare, in un’assemblea pubblica, i genitori. Il preside Aliprandini ha difeso tutto il polo scolastico. Per una serie di motivi: «Le iscrizioni sono stabili ed equilibrate tra i vari indirizzi; gli indirizzi sono ben radicati in città; la qualità è più che buona. Anche se siamo consapevoli che l’istituto tecnico commerciale è un po’ debole. E poi, tutto il polo rappresenta per gli italiani un punto di riferimento educativo e culturale». Da parte di alcuni docenti è stato sottolineato come un’educazione equilibrata serva a tutti, indipendentemente dal lavoro che si farà.

martedì 19 ottobre 2010

Balzarini si concede contributi

Alto Adige, 19 ott 10

Ma il vicesindaco si difende: «Mi sono dimesso a inizio ottobre»

Merano. Se oltre all’abuso, nel codice civile esistesse anche il reato di “confusione in atti d’ufficio” la giunta Januth sarebbe senz’altro perseguibile. Oggi così, in sede di autotutela, la giunta ritirerà e ripproverà, senza il vicesindaco una delibera di contributi alle associazioni giovanili varata la scorsa settimana con il voto di Balzarini anche se presiede due delle beneficiate dal contributo pubblico. «Mi sono dimesso da Strike Up e dal Centro di S. Maria Assunta ancora ai primi di ottobre», si difende il leader della Civica. Sindaco e assessori la scorsa settimana hanno approvato la delibera numero 444 per assegnare la seconda rata dei contributi alle associazioni giovanili, 79 mila euro in tutto. Peccato che tra i votanti ci fosse anche il vicesindaco, lo stesso Giorgio Balzarini che nell’allegato elenco alla delibera di assegnazione risultava presidente del centro giovanile Strike Up, beneficiato con 9 mila euro e del Centro giovani di S.Maria Assunta (altri 2.500 euro). Il vicesindaco si affretta tuttavia a precisare: «Mi sono dimesso dalla guida del Centro giovanile e da Strike Up quattro giorni prima dell’arrivo in giunta della delibera in questione». Fatto sta, che quest’oggi sindaco e assessori annulleranno quella delibera e la rivoteranno nuovamente in assenza del vicesindaco. L’azione di autotutela, va anche detto, non è partita spontaneamente dall’amministrazione comunale, ma a seguito di una interrogazione presentata che un consigliere di opposizione. Ancora la settimana scorsa la giunta ha dovuto fare marcia indietro per la seconda volta sulle nomine dei dirigenti d’ufficio che risalgono alla primavera 2009. Dopo il cambio al vertice dell’ufficio tributi, l’altro ieri sindaco e assessori hanno dovuto riconoscere la sentenza del giudice del lavoro che attribuisce a una funzionaria del Comune la responsabilità dell’ufficio edilizia privata, incarico che lo stesso esecutivo aveva invece assegnato a un’altra dipendente. Un anno e mezzo fa la giunta aveva scelto di applicare nelle nomine la proporzionale etnica, dimenticando che questo criterio viene utilizzato solo al momento dell’assunzione del dipendente e non per le nomine successive. Ora il Comune dovrà riconoscere alla dipendente penalizzata oltre un anno di indennità di funzione non concessa, senza potersi rivalere sulla dipendente che quel ruolo lo ha svolto per un anno e mezzo. Ma il «reato» di confusione non si ferma all’amministrazione comunale, ma arriva persino al consiglio comunale. Questa settimana infatti il consiglio comunale dovrà rivotare due membri del collegio sindacale di Sasa, eletti un mese fa su proposta della Svp. Le due professioniste scelte, le dottoresse Angelika Platter e Silvia Paler, così si legge nelle nuova delibera, non sono in possesso dei requisiti richiesti in quanto non iscritte nel registro del revisori contabili e pertanto le nomine proposte dalla Svp, dovranno essere rifatte. Resta lo stupore di scelte fatte senza aver prima verificato i titoli dei candidati proposti al consiglio. (ROG)

sabato 16 ottobre 2010

Il Comune paga 700 mila euro di affitti

Alto Adige, 16 ott 10

Molti per le scuole, ma 35 mila servono per il parcheggio degli assessori

Il Bilancio. Conseguenze della politica di edilizia scolastica e di altri ritardi nella programmazione

di Giuseppe Rossi

Merano. Per sopperire alla carenza di spazi e strutture l’amministrazione comunale spende oltre 700 mila euro in affitti e locazioni. Una cifra enorme, soprattutto se raffrontata ai venti milioni di investimenti che ogni vengono stanziati. E tra i canoni ci sono anche 19 parcheggi privati. Affitti pesanti che condizionano anche le politiche d’investimento del Comune e che forse si sarebbero potuti risparmiare se il Comune negli anni avesse programmato meglio il settore dell’edilizia scolastica. Gran parte dei quattrini che ogni anno escono dalle casse comunali servono a pagare gli affitti di edifici che ospitano scuole elementari o materne, ma non solo. Oltre 35 mila euro ogni anno vengono versati dalla tesoreria comunale all’Algunder Weinkeller, i titolari del parcheggio interrato che si trova alle spalle del palazzo comunale con sbocco su via Galilei. Il Comune da alcuni anni ha preso in affitto 19 posti auto coperti (150 euro al mese per auto) che vengono utilizzati per parcheggiare la sera alcuni mezzi, in particolare quelli del servizio assistenza anziani, ma che di giorno vengono occupati dagli automezzi di personale o assessori che lavorano in Comune. Ma accade che anche quei posti siano utilizzati dai mezzi di servizio dei vigili urbani, che spesso si trovano occupati i posti di sosta loro assegnati davanti al castello Principesco. In queste settimane pare che sia agli sgoccioli un progetto di riordino dei posti auto nel piazzale davanti al castello, che dovrebbe portare almeno al dimezzamento dei 35 mila euro pagati oggi. Mentre ritardano all’infinito i tempi per il completamento del nuovo museo civico, il Comune paga alla Cassa Raiffeisen di via delle Corse e a un privato di via Scuderie 89 mila euro all’anno per ospitare esposizione e materiali. Altri 80 mila euro vengono pagati per la disponibilità di Villa Maria, l’edificio che ospita gli anziani trasferiti da villa Burgund. Per la disponibilità della Vereinshaus di via Parrocchia, anche questa di proprietà della Raiffeisen, il Comune oltre ad aver destinato centinaia di migliaia di euro per la ristrutturazione, paga ogni anno 72 mila euro di affitto per poter mettere a disposizione le sale alle associazioni. Per le scuole medie Rosegger vengono pagati alle Dame inglesi 157 mila euro di canoni di affitto, altri 74 mila finiscono alla comunità evangelica per le scuole elementari Pascoli. Per ospitare le sezioni distaccate delle scuole materne italiane e tedesche, l’Opera serafica incassa 86 mila euro all’anno, altri 44 mila euro finiscono alla fondazione Elisabethheim. Spese correnti che pesano sul bilancio dell’amministrazione comunale meranese. Ed è di poche ore fa la notizia, anticipata proprio dal nostro giornale, che il sindaco ha dovuto “sforbiciare” il programma degli investimenti per il prossimo anno: dei 70 milioni di euro necessari per gli interventi originariamente in programma, ce ne saranno solo 22.

giovedì 14 ottobre 2010

Combi: «congelata» la nuova tribuna. La priorità va al lido

Alto Adige, 14 ott 10

Il Comune procederà alla ristruttuazione di quella vecchia: costa «solo» 2,1 milioni di euro

di Ezio Danieli

Merano. È stato aggiornato il piano di investimenti per il rifacimento dello stadio «Giampiero Combi» e per i lavori di sistemazione delle vasche del lido comunale. La decisione è stata presa dalla giunta comunale nel corso della sua ultima riunione. A seguito dei vari interventi di bonifica, il costo del lavori del primo lotto, che prevede anche un ampliamento dello stadio, è salito da 2,7 milioni di euro a 3,3 milioni. Invertiti anche i tempi di intervento della tribuna visto che c’è la priorità di risanare le vasche del lido comunale. Obiettivo dichiarato della giunta - sulla base delle dichiarazioni fatte dal direttore dei lavori ing. Bruno Marth - è concludere la pista di atletica ed il campo da calcio entro la primavera del prossimo anno. «Bisogna procedere un po’ alla volta - ha precisato il sindaco - per evitare ripercussioni di natura finanziaria su quanto è stato previsto».
Intanto, al Combi, i lavori sono ripresi dal 6 agosto scorso: c’è la bonifica da completare in attesa che arrivi la consegna dell’analisi di rischio. In alcune aree si può comunque operare e quindi si procederà con la realizzazione del tunnel che, passando sotto la pista di atletica, consentirà l’accesso degli atleti dagli spogliatoi al campo da calcio. Secondo il sindaco, la pista di atletica leggera - nel rispetto delle norme federali sarà più lunga rispetto alla precedente - dovrebbe essere pronta entro la prossima primavera. «Anche se bisogna considerare il rischio legato alle condizioni atmosferiche». Stessa scadenza anche per il completamento del campo da calcio con una decisione della giunta comunale che ha scelto di anticipare al Combi i lavori del terzo lotto - riguardano la ristrutturazione della vecchia tribuna per un importo di 2,1 milioni di euro - e di posticipare il secondo lotto che prevede la realizzazione della nuova tribuna per una spesa superiore ai 4 milioni di euro.
La scelta è stata dettata dalla necessità di intervenire presso l’annesso lido comunale dove - immediatamente al termine della stagione balneare del prossimo anno - bisognerà completare la sistemazione delle piscine.

martedì 12 ottobre 2010

Minniti: «Ippodromo, salvare il pioppeto»

Alto Adige, 12 ott 10
Il consigliere provinciale del Pdl insorge contro il progetto di riqualificazione di Comune e Provincia

Merano. «Chi brinderà questa volta sui pioppi abbattuti dell’ippodromo? Personalmente non lo feci 18 anni fa e non lo farò nemmeno ora, non condividendo il nuovo progetto di riqualificazione dell’area ippica laddove si prevede di sacrificare un altro significativo pezzo di pioppeto e quindi di verde pubblico per realizzare un’area di dubbia ubicazione e forse di discutibile utilizzo». Lo afferma in una nota il consigliere provinciale del Pdl Mauro Minniti, dopo le anticipazioni sul bando di gara relativo al concorso di idee per la riqualificazione dell’area dell’ippodromo di Merano pubblicate ieri proprio dall’Alto Adige. Minniti ricorda che in passato fu il centrosinistra, con il Partito socialista al governo unitamente alla Democrazia Cristiana, ad accogliere la proposta di eliminare tutta l’area verde esistente per fare posto al Meranarena. Oggi cambiano le alleanze - sottolinea in una nota il consigliere provinciale del Pdl - ma pare che il prodotto rimanga uguale e sembra esista la volontà da una parte e la disponibilità dall’altra a limare un’altra fetta significativa di verde pubblico dell’ippodromo. «Sono allibito da questa soluzione che, se confermata, ritengo non necessaria - puntalizza Minniti -, avendo la Provincia, fra qualche anno, la disponibilità delle aree militari difronte all’impianto ippico dove potrebbe realizzare gli impianti che il Comune vuole invece posizionare all’interno dell’area dell’ippodromo, sacrificando altro verde». «Mi sembra - prosegue Minniti - un accanimento politico che riporta indietro di anni il confronto sul rilancio dell’ippodromo. E mi stupisco che la giunta comunale abbia potuto deliberare un piano di questo genere, come barattando il rilancio stesso della struttura con l’inserimento di nuove discipline ippiche che avrebbero potuto trovare ubicazione altrove». «Auspico proprio che almeno questo progetto non sia stato approvato all’unanimità dalla giunta comunale e mi auguro che la Provincia stessa, alla quale mi rivolgerò opportunamente, comprenda meglio come l’attività indoor, che sembra essere tanto cara a lei ed al Comune, possa trovare un’ubicazione più appropriata», conclude Minniti, che esprime soddisfazione nel progetto complessivo «anche se temo il rischio che sia irrealizzabile abbattere il muro di cinta dell’ippodromo essendo l’area tutelata dai Beni artistici».

lunedì 11 ottobre 2010

«Costruire» al Comune: «Investi sui giovani»

Alto Adige, 11 ott 10

Casa, lavoro e cultura: il progetto dell’associazione vicina al Pdl E Mauro Minniti annuncia: «Farò un disegno di legge»
Merano. Rivoluzionaria proposta lanciata nei giorni scorsi da “Costruire”, la libera associazione di centrodestra. Andrea De Martino e Alfonso Ponticelli - dopo una breve presentazione di Mauro Minniti, consigliere provinciale che ha annunciato la presentazione di un disegno di legge in merito - “Costruire” ha presentato un articolato studio sui giovani «in modo tale da investire su loro e farli diventare parte veramente attività della società» puntando in particolare su tre punti qualificanti. «1) patto per lo sviluppo attraverso la possibilità di accesso in maniera agevolata a finanziamenti; 2) patto educativo, relativo all’indennità comunitaria e giovanile per poter creare quelle condizioni dove i giovani possano proseguire nella loro esperienza ed autonomia: 3) patto istituzionale attraverso il quale i giovani e le loro iniziative vengano sostenute adeguatamente dagli enti pubblici in ordine ai due precedenti aspetti».«Costruire» - che denuncia l’assenza in tutti i Comuni della Provincia del Piano Locale Giovani - si rivolge in particolare all’amministrazione comunale (alla quale ha chiesto un incontro) per chiedere «quali siano le spese rivolte al settore giovani e quali i progetti approvati che vadano oltre il solito armamentario ideologico legato soltanto ai centri giovanili, discoteche ed altro ancora».In estrema sintesi sono divise in tre gruppi le richieste di «Costruire» e riguardano l’inserimento lavorativo, la disponibilità abitativa e la crescita culturale che comprende, fra l’altro, anche la promozione dell’associazionismo culturale, sportivo ed ambientale oltre che del volontariato e l’istituzione di Giornate della Gioventù. (e.d.)

Pronti 12,5 milioni per la riqualificazione dell’area ippodromo

Alto Adige, 11 ott 10

Pubblicato il bando di gara per la progettazione

Al posto del pioppeto area indoor da 2.800 metri

di Giuseppe Rossi

Merano. Il rilancio dell’ippodromo di Maia, la sua apertura a una maggiore fruibilità per i cittadini, passa per il concorso d’idee che il Comune si appresta a pubblicare. L’altro giorno la giunta ha deliberato la pubblicazione del bando di gara che riguarderà i 35 ettari del polmone verde compreso Borgo Andreina. Per il progetto vengono messi a disposizione 12 milioni e mezzo di euro, cifra che è destinata a fare gola a molti, soprattutto in prospettiva di ottenere l’incarico di progettazione finale. Basti dire che uno dei massimi esperti del settore, l’architetto portoghese Eduardo Socuto de Morra, ha declinato l’invito rivoltogli per presiedere la commissione giudicante, in quanto ha intenzione di partecipare al concorso d’idee. L’apertura dell’area ippica alla città era stato sin dall’inizio una delle richieste avanzate dalla Provincia per mettere a disposizione fondi per il rilancio dell’impianto. Solo 15 tra gli esperti che aderiranno al bando di gara, saranno invitati a presentare un progetto. Il primo classificato incasserà un premio di 35 mila euro oltre alla quasi certezza di avere l’incarico di progettazione esecutiva. Ma ora oltre ai soldi, sono scritte nere su bianco che linee guida che i progettisti dovranno seguire per partecipare al concorso di idee. AREA IPPICA. La pista dovrà essere organizzata per ospitare oltre all’ostacolistica anche le gare di cross country, di dressage e per ospitare i cavalli avelignesi. Le aree verdi e marginali dovranno essere aperte al pubblico in pianta stabile. TONDINO. Dovrà essere ripensato assieme all’area di dessellaggio. Il nuovo tondino dovrà essere dotato di una gradonata per ospitate fino a 500 spettatori. NEGOZI. Il muro di cinta tra via Palade e le tribune sarà abbattuto, aprendo così l’area all’uso pubblico. Al piano terra delle tribune sorgeranno uffici e negozi. TRIBUNE. Le nuove tribune sull’ippodromo avranno una capienza di ottomila spettatori. Dovranno essere dotate di una sala corse con vista sulla pista. Al piano terra dovranno essere collocati un bar con ristorante, sale conferenze ed espositive da utilizzare non solo nei giorni di corsa. Ai piani alti saranno realizzare anche sale vip con servizio catering. ATTIVITÀ INDOOR. Uno degli interventi più corposi riguarderà il parcheggio al pioppeto. Il parcheggio sarà interrato e al posto degli alberi sorgerà un capannone per le attività indoor. Dovrà ospitare una pista 70x40 metri, 20 box, spogliatoi, 100 box per i concorsi, area stampa e una tribuna da tremila posti a sedere. All’esterno dovrà esserci posto per almeno 50 furgoni. Il capannone potrà anche essere utilizzato per ospitare concerti di musica. BORGO ANDREINA. Al borgo dovrà essere migliorato l’aspetto ricettivo. Dovranno essere costruiti almeno altri 100 box per ospitare cavalli e una giostra di allenamento. Il borgo dovrà essere collegato con l’ippodromo con un sottopassaggio o un sovrapasso di via Palade.

sabato 9 ottobre 2010

Via Roma: lavori prorogati per tutto il mese

Alto Adige, 9 ott 10

Dovevano finire nel weekend. Senso unico alternato e auto in coda

Merano. Brutte notizie per gli automobilisti: i lavori in via Roma, generatori di colonne snervanti in ingresso e in uscita dalla città, non finiranno come previsto entro questo weekend bensì si protrarranno fino a fine mese. Un’ordinanza del sindaco dispone infatti la proroga del senso unico alternato nel tratto compreso fra via Parrocchia e l’accesso all’Interspar. Avanti una fila per volta, dunque, fino al 30 ottobre per consentire la posa della rete del teleriscaldamento. In vista della riapertura della carreggiata in entrambi in sensi di marcia, gli automobilisti che utilizzano l’arteria Merano-Sinigo cominciavano a smaltire la rabbia montata in settimane di intruppamenti. Che ora, presumibilmente, rimonterà. Tante le critiche piovute all’amministrazione comunale sulla scelta di tempi e modi per effettuare i lavori: si potevano trovare soluzioni alternative, veniva denunciato da chi suo malgrado perdeva tempo in colonna, magari anche lavorando solo nelle ore notturne. Alternative che, secondo il comandante della polizia municipale Fabrizio Piras, non ci sarebbero state. Diversamente, cioè, non sarebbe stato possibile fare. Piras sperava nella chiusura del cantiere entro i termini previsti appellandosi alla pazienza degli automobilisti. Che invece dovranno munirsi di ampie nuove dosi di tolleranza. Il senso unico alternato continuerà a essere regolato da movieri dalle 7 alle 19, e dal semaforo durante la notte. Altra ordinanza firmata nei giorni scorsi dal sindaco riguarda invece via Huber, strada senza dubbio meno “strategica” sul piano della viabilità cittadina ma comunque centrale. Ancora i lavori del teleriscaldamento sono la ragione dei lavori: a essere interessato sarà il tratto compreso fra via Mainardo e via Goethe dove fino al 30 ottobre è in vigore il divieto di circolazione. Frontisti e ciclisti potranno transitare a seconda dei lavori. (sim)

venerdì 8 ottobre 2010

Costruire: gita a Perugia con visita alla città e mostra “Il teatro del sogno da Chagall a Fellini”

Costruire-News, 8 ott 10

Costruire, l'associazione meranese che si propone di vivere attivamente la città sia negli aspetti politici che nelle proposte culturali, organizza per i giorni 26, 27 e 28 novembre 2010, in collaborazione con il Comitato Zonale dell’AIG (Associazione Italiana Alberghi Gioventù) di Merano, una gita a PERUGIA per visitare la città e la mostra “Il teatro del sogno, da Chagall a Fellini”.

L'iniziativa, aperta a tutti, offre ai cittadini meranesi la possibilità di toccare il Simbolismo di inizio Novecento intrecciato, nella mostra di Perugia, con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” con alcune delle più suggestive espressioni del Cinema.Nel percorso espositivo, allestito come dietro le quinte di un ideale palcoscenico, prendono posto oltre 100 opere di alcuni protagonisti assoluti delle arti figurative e del cinema dal primo Novecento al contemporaneo, rappresentati anche simbolicamente da Marc Chagall e Federico Fellini. Alcuni dei più rappresentativi esponenti del movimento surrealista, insieme agli artisti che nel cuore del Novecento si sono misurati con il mondo dell’inconscio (Salvador Dalì, De Chirico, Mirò, Botero solo per citarne alcuni) dialogano con le prime esperienze visionarie legate al sogno, presenti in mostra con opere di Boccioni, Boecklin, Klee, Klinger, Nomellini, Previati.
Una parte fondamentale della Mostra è dedicata al cinema, il surrealismo di Bunuel, l’assurdo di Beckett, “Sleep” di Warhol, Hitchcock e un importante omaggio a Federico Fellini di cui, oltre ai film “I clown” e “La città delle donne”, vengono proposti manifesti e disegni originali del suo famoso “Libro dei sogni”.

La partenza da Merano è prevista nella prima mattinata del 26/11, con arrivo a Perugia prime ore del pomeriggio, sistemazione in albergo; pomeriggio libero, cena in albergo. Sabato 27/11 visita alla mostra e, nel pomeriggio, al Centro di Perugia, ritrovo e rientro in albergo per la cena. Domenica 28/11 partenza da Perugia dopo colazione e rientro a Merano nel pomeriggio. Il programma completo sarà comunicato ai partecipanti alla Gita.

QUOTE PARTECIPAZIONE a persona in camera doppia, matrimoniale o famigliare:
SOCI “COSTRUIRE” E AIG (socio di entrambe le associazioni) € 160,00
SOCI “COSTRUIRE” € 170,00
NON SOCI € 200,00
SUPPLEMENTO SINGOLA € 10,00/notte

ACCONTO € 50,00 ALLA PRENOTAZIONE da versare su conto corrente postale 71347934 intestato ad Adolfo Minniti o in contanti il martedì mattina (10.00-12.30) presso la sede di Piazza Vittorio Veneto a Sinigo, saldo entro il 15/11/2010

TERMINE ULTIMO PRENOTAZIONI: 31/10/2010 telefonando al 3461258012 o al 3455701388 o il martedì mattina (10.00-12.30) presso la sede di Piazza Vittorio Veneto a Sinigo – La gita si effettuerà al raggiungimento del numero minimo di 25 partecipanti.

La quota comprende:

viaggio andata e ritorno con buspernottamento, prima colazione a buffet e cene in albergorifacimento lettibiglietto entrata alla MostraLa quota non comprende quanto non espressamente specificato alla voce “la quota comprende”

Per informazioni 346.1258012 - info@asso-costruire.it

giovedì 7 ottobre 2010

Cinema in città, addio al progetto

L'Adige, 7 ott 10

Balzarini: «Mancano gli investitori privati». Ariston come ripiego


Merano. L’alba per i sogni di celluloide è sempre più lontana. Domani allo school village viene varata la nuova stagione di Cineclub/Associnema, uno dei sodalizi che si impegna a riempire il vuoto di grande schermo in città, ma per il ritorno di un cinema vero e proprio il futuro è buio. Tramontata l’ipotesi di riaprire l’Apollo (costi eccessivi), senza l’interesse di investitori privati il Comune non è in grado di esporsi. “L’intenzione di impegnarsi per la riapertura di un cinema con programmazione multilingue” è riga scritta del programma della giunta. Tuttavia la realtà dei fatti sbatte in faccia la mancanza di investitori privati e la spietata concorrenza delle sale di Bolzano. In mezz’ora di automobile si è belli seduti su comode poltrone, dopo aver potuto scegliere il film fra le diverse pellicole. A Merano i cinefili, orfani di un cinema italiano dal 2004 e tedesco dall’anno scorso, si appoggiano all’encomiabile lavoro delle associazioni, che però per ovvie ragioni sono in grado di proporre film usciti parecchi mesi prima oppure retrospettive dedicate a determinati filoni, registi, attori. E in locali “prestati” al cinema, come l’auditorium dello school village piuttosto che la sala grande del centro della cultura o la sala civica delle ex terme, ben lontane dalle fattezze da salotto dei moderni multisala. Un cinema di nicchia o in “seconda visione” è, insomma, quello offerto oggi ai meranesi. Un’offerta che l’amministrazione cercherà di migliorare ma senza illusioni: non si parla di nuovo cinema. «Stiamo valutando - spiega il vicesindaco Giorgio Balzarini, responsabile della giunta per la cultura in lingua italiana - la possibilità di sfruttare l’Ariston. La sala è proprietà della Provincia ed è utilizzata come aula magna dall’istituto commerciale tedesco. L’ipotesi è di concordare con i dirigenti scolastici una condivisione della sala, per esempio concedendola ad uso cinema in orario serale». È dunque tramontata l’idea di riaprire l’Apollo, la sala di via Matteotti che ospitò fino al 2009 i film in lingua tedesca. Per l’Apollo aveva mostrato interesse, la scorsa primavera, il Filmclub Bolzano che aveva avviato contatti con l’amministrazione comunale chiedendo un sostegno, anche economico, per il quale la giunta aveva lasciato spiragli aperti. A bloccare i sogni ci si sono messi i 350 mila euro richiesti a suo tempo per la cessione dell’immobile dalla Raffeisen Leasing, cui si sarebbero dovuti aggiungere i costi di risanamento. Troppi per le casse comunali ed evidentemente anche per eventuali imprenditori. «Se l’opportunità Ariston dovesse concretizzarsi - continua Balzarini - non si tratterà di un cinema a impronta privata. Il Comune interverrebbe attraverso associazioni o cooperative. La struttura dell’Ariston è stata architettata per funzionare da cinema, dunque rimarrebbero da affrontare le sole spese per l’attrezzatura che l’amministrazione potrebbe accollarsi. Quanto alla possibilità di acquisto di una sala da parte del Comune per affidarla poi a una gestione privata, sarebbe una strada battibile solo qualora si facesse avanti qualche imprenditore. Ma per ora nessuno ha bussato alla porta». L’idea, insomma, è quella di dotare le associazioni che propongono proiezioni cinematografiche di una sala più consona alle esigenze, rendendola punto di riferimento per la cittadinanza che potrebbe godere di una programmazione più continua e completa. Questa è oggi la prospettiva realistica del cinema a Merano. Per la fantascienza rivolgersi altrove.

martedì 5 ottobre 2010

Ex Bristol, licenza non prorogata

L'Alto Adige, 5 ott 10

Cantiere fermo dal 2009: Tosolini chiede tempo, ma il Comune dice no

L’amministrazione del sindaco Januth dà un’interpretazione rigida delle norme in materia urbanistica

di Giuseppe Rossi

Merano. Da dieci giorni all’interno del cantiere dell’ex hotel Bristol tutto è fermo, immobile. Neppure un operaio che sposta un attrezzo o un escavatore che ammucchia qualche macigno scoperto in profondità. Ma se prima a temporeggiare qualcuno poteva pensare fosse la ditta, ora il blocco arriva per imposizione comunale. Il 22 settembre è scaduta la concessione edilizia che il Comune nel marzo del 2005 aveva rilasciato alla Habitat spa, società che aveva deciso di abbattere l’ex albergo e realizzare al suo posto un importante centro commerciale e residenziale nel cuore di Merano. L’ufficio tecnico del Comune ha deciso di respingere la seconda proroga dei lavori, richiesta dall’imprenditore Pietro Tosolini per far fronte, tra il resto, alla crisi del settore edilizio. Ora la società Habitat, per poter ritornare a lavorare in cantiere, dovrà chiedere il rilascio di una nuova concessione edilizia, affrontando il rischio di dover fare i conti con nuove normative approvate nel settore delle costruzioni. Il grande scavo realizzato tra Corso Libertà e via Huber, a ridosso del centro scolastico Da Vinci-Segantini, nei piani della società costruttrice avrebbe dovuto ospitare entro quest’anno un nuovo complesso a destinazione multipla. Ai primi due piani spazio al commercio con negozi e un grande supermercato (sfruttando il trasferimento di licenza della ex Omnis/Standa di via Leopardi) ai piani superiori spazio agli atelier e agli studi tecnici/professionali sul versante di via Huber, alle abitazioni sul versante piazza Teatro. Il progetto di grande respiro è firmato dal team dell’architetto Boris Podrecca, lo stesso professionista che in questi anni ha ridisegnato piazza Rena e via Cassa di risparmio. Il progetto originario era approdato in commissione edilizia nel 2004 ed era stato approvato nel marzo del 2005. Le polemiche erano nate pochi giorni dopo, ma non per la destinazione della cubatura ereditata dall’hotel Bristol, quanto per la possibilità concessa al proprietario di realizzare oltre duecento posti auto nel sottosuolo (in buona parte a disposizione del centro commerciale), con conseguenze per la viabilità in Corso Libertà. L’impresa, dal momento del rilascio della concessione, ha avuto un anno di tempo per iniziare i lavori e da quel punto tre anni per completarli. Nel settembre 2008 la Habitat, visto che si avvicinava la data di fine cantiere, aveva richiesto una proroga della concessione. Il Comune l’aveva rilasciata, lasciando altri due anni di tempo per finire l’opera. Quei due anni sono scaduti il 22 settembre scorso. La nuova richiesta di proroga presentata in maggio di quest’anno dal costruttore non ha avuto l’esito della precedente ed è stata bocciata dal Comune. Lo stop imposto ora rischia di protrarre all’infinito il cantiere, lasciando inutilizzata una porzione importante di città, oltre alle palizzate che non fanno sicuramente bella mostra di se. Ora evidentemente la parola è destinata a passare agli studi legali. «La pesantissima crisi economica che si è abbattuta negli ultimi anni in particolare sui settori produttivi e sull’edilizia in particolare - si sostiene così nell’istanza di riesame della questione inoltrata da Tosolini al sindaco Januth - costituisce certamente fattore estraneo alla volontà del concessionario. Così come prima di Merano hanno valutato molti altri Comuni, da Verona a Parma per non dire delle Province di Trento e di Bolzano con i loro provvedimenti anti-crisi».

lunedì 4 ottobre 2010

Comitati, tre quartieri alle urne

Alto Adige, 4 ott 10

Sinigo, San Vigilio e Wolkenstein a novembre eleggeranno i nuovi organismi

Decentramento - Negli ultimi anni sono state forti le tensioni con l’amministrazione comunale

(ROG) - Merano. La partecipazione dei quartieri all’amministrazione pubblica in città ha conosciuto luci ed ombre, comprese forti tensioni negli ultimi anni. Ora con la gestione dell’assessore Carmelo Genovese si tenta di rilanciarla e così a novembre ci saranno tre rioni che saranno chiamati alle urne per rinnovare gli organismi: Sinigo, San Vigilio e Wolkenstein. Tre quartieri, che raccolgono una fetta notevole della popolazione residente in città, si apprestano dunque a indire le elezioni per il rinnovo dei rispettivi comitati. Gli organismi nati e gestiti spontaneamente con opera di volontariato dai rispettivi membri, che in questi anni hanno fatto da punto di contatto e filtro con l’amministrazione comunale. Nel corso del mese di novembre gli abitanti di Sinigo, di Maia Bassa e delle vie Toti/Wolkenstein saranno chiamati ad esprimere le loro preferenze, scegliendo tra i candidati che si proporranno per il ruolo di membro del rispettivo comitato di quartiere. I tre presidenti, rispettivamente Roberto Scala, Adriano Toccolini e Paul Zipperle, di comune accordo con l’ufficio decentramento del Comune hanno avviato le procedure statutarie per il rinnovo degli organismi. Molto probabili le date di domenica 14 e 21 novembre. L’impegno principale per tutti i presidenti e i membri uscenti è quello di fare proselitismo, ovvero di convincere gli abitanti dei rispettivi quartieri a candidare e partecipare in maniera massiccia al voto. Le ultime esperienze, con i rinnovi dei comitati di rione Santa Maria Assunta, ma anche di piazza San Vigilio e Sinigo tre anni fa, parlano di un’affluenza davvero bassa. Gli unici requisiti necessari per candidarsi a ricoprire il ruolo di rappresentante del comitato di quartiere è quello di essere maggiorenne e di risiedere nel quartiere medesimo. Lo statuto di ognuno dei tre comitati poi, stabilisce delle regole di rappresentanza interne, in modo che ogni via o zona del quartiere sia presente. A Maia Bassa, ad esempio il comitato dovrà avere al proprio interno 5 rappresentanti di piazza San Vigilio, 3 di via Fornaio e 1 di rione Sant’Antonio. A Sinigo la suddivisione è ancora maggiore, visto che lo statuto del comitato tiene conto del borgo, della zona attorno alla chiesetta di San Giuseppe, della via Fermi, della zona produttiva e di altre realtà ancora. In via Wolkenstein vanno infine coinvolti gli abitanti di via Toti, di via Leopardi, di via Monte Tessa e anche di via Petrarca. Chi fosse interessato a candidarsi puù rivolgersi all’ufficio decentramento del Comune o direttamente ai presidenti dei quartieri. Per Maia Bassa le adesioni vanno comunicate entro il 20 ottobre all’indirizzo di posta elettronica san.vigilio.mer@gmail.com o per telefono al numero 347.0319657.

A Sinigo nel parcheggio Ipes il nuovo centro raccolta rifiuti

Alto Adige, 4 ott 10

(ROG) Merano. Potrebbe sorgere dentro il parcheggio dei condomini Ipes il nuovo punto di raccolta dei rifiuti organizzato da Azienda municipalizzata. Toccherà al comitato di quartiere di Sinigo decidere se la soluzione prospettata da Asm sarà ideale per la popolazione residente attorno a piazza Vittoria. La soluzione presentata alcuni anni fa da Asm, con la collocazione di due press container ai due incroci a lato della piazza era stata bocciata dal comitato. Questo e altri sono stati i temi al centro dell’incontro tenutosi a inizio settimana tra il comitato presieduto da Roberto Scala e l’assessore al decentramento Carmelo Genovese. All’ appuntamento era presente anche Pietro Norcia, responsabile dei servizi ambiente di Asm. Tra i punti emersi, oltre a quello del rinnovo del comitato entro fine anno, vi sono stati gli interventi eseguiti o in corso di esecuzione da parte del Comune nella frazione. Si è parlato del marciapiede in costruzione lungo via Nazionale dal bar Turismo verso lo stabilimento Memc, della nuova uscita della Erdbau per agevolare l’uscita dei mezzi e della nuova asfaltatura di diverse strade interne alla frazione dopo la posa delle tubature per il teleriscaldamento. Tra i temi trattati infine anche i progetti scuola. A gennaio partiranno i lavori di ampliamento della scuola materna Regina Elena e sempre nel nuovo anno sarà bandito dal Comune il concorso d’idee per la costruzione della nuova scuola elementare italiana e tedesca di Sinigo, a fianco della sede della biblioteca.

venerdì 1 ottobre 2010

Merano: marciapiedi dissestati e vie sporche, nuova istanza di “Costruire” al Sindaco Januth

Comunicato stampa, 1 ott 10

“Merano è una città a due misure, con le vie del salotto buono ben curate, quelle non turistiche trascurate”. Lo afferma in una nota Adolfo Minniti di “Costruire”, l’associazione di cittadini che si propone di vivere la città in modo attivo e partecipativo anche esercitando il proprio diritto, previsto dallo Statuto comunale – di inviare istanze al primo cittadino. “Il fatto è – ha continuato l’esponete di Costruire – che non solo i “salotti buoni” di Merano devono essere oggetto di rifacimento, bensì tutta la città va gestita con la stessa cura. Vi sono infatti zone dove gli interventi sono più sporadici, come nel caso di via Vogelweide e questo nonostante tutti i cittadini meranesi paghino le tasse”.
“A noi di Costruire – conclude Minniti – sono inoltre giunte diverse lamentele da parte di meranesi scontenti per il fatto che i marciapiedi sono assolutamente inadeguati se non pericolosi e che le idropulitrici e le spazzatrici non passano più a pulire lungo i vicoli. Abbiamo quindi deciso di presentare una specifica istanza al’Amministrazione comunale”.

Adolfo Minniti 346.1258012
http://www.asso-costruire.it/

Sindaco e Lega Nord criticano il commissario del Pd

Alto Adige, 1 ott 10

Il sindaco: «Dal Pd affermazioni gratuite e senza fondamento»

Merano. Scintille fra la magioranza e il commissario del Pd Gerolimon dopo le sue critiche “alla svolta a destra della giunta”. «Capisco un certo malessere - controbatte Januth - ma da qui a sostenere che con il sindaco sia impossibile dialogare risultano affermazioni gratuite e prive di fondamento. A lui è bene ricordare che sono stati proprio gli esponenti del suo partito ad abbandonare le trattative al momento di formare la nuova giunta». «Voglio inoltre ribadire il concetto - conclude Januth - che non esiste alcuna svolta a destra e non solo; ma che il governo di questa città è fermamente posizionato al centro e questo esecutivo rimane saldamente fermo con le sue linee guida tracciate dal programma di coalizione approvato da questa maggioranza ma condiviso per gran parte anche da tutto il centrosinistra che ha partecipato alla sua stesura. La nostra maggioranza di centro è più che mai concentrata e proiettata a risolvere i problemi della città piuttosto che soffermarsi sui singoli partiti e sui malumori di qualcuno. Tutti noi abbiamo a cuore le sorti di Merano ed è per questo e su questo che lavoreremo intensamente nei prossimi 5 anni». Ma la polemica coinvolge anche il segretario della Lega Nord Sergio Armanini, in procibnto di assumere la vicepresidenza della Sasa: «A differenza del Pd che anche durante le trattative su una possibile coalizione con la Svp si era concentrato su cariche, assessorati, personalismi e via dicendo la Lega Nord invece - sostiene infatti Armanini - si è concentrata sul fare politica e movimento con la ferma intenzione di fungere da megafono per i meranesi. E’ chiaro che un bambino che perde la caramella per propria colpa non sia felice, ma leggere delle frasi ridicole da una persona adulta come Gerolimon fa veramente pensare». «Tutto ciò fa capire ai nostri concittadini quali siano i veri interessi del Pd: potere, cariche e personalismi. Ora finalmente - conclude il segretario politico del Carroccio meranese, Armanini - anche i meranesi hanno avuto la possibilità di farsi un quadro su chi fa politica e movimento e chi invece fa politica per interessi propri. Quando si partecipa ad una gara e si perde allora non si deve dare la colpa a chi ha vinto, ma capire per quale motivo si ha perso e allenarsi per migliorare».

giovedì 30 settembre 2010

I commercianti contro l’accattonaggio

Alto Adige, 30 set 10

Wegleiter: «Vicino a chiese e cimiteri è davvero inaccettabile»

Nell’incontro con la giunta l’Unione sollecita anche l’isola pedonale in Corso Libertà

(ROG) - Merano. La realizzazione del garage in caverna passa in secondo piano. I commercianti del centro città puntano diritto all’isola pedonale in Corso Libertà e alla drastica riduzione del fenomeno dell’accattonaggio in centro. Queste le due richieste che il fiduciario dell’Unione commercio di Merano ha presentato nei giorni scorsi al sindaco Günther Januth e all’assessora all’economia Heidi Siebenförcher. «Ciò che accade nelle vicinanze di chiese e cimiteri - sostiene Wegleiter - è davvero inaccettabile. Nonostante gli interventi effettuati dalla polizia municipale negli ultimi tempi e la conseguente identificazione di alcune persone, resta ancora molto da fare». Il fenomeno dell’accatonaggio si è esteso anche alle passeggiate Lungopassirio e nei punti di snodo del traffico pedonale più importanti. Il sindaco Januth un anno fa aveva emanato una ordinanza anti accattonaggio, che però il Tar aveva bloccato dopo un ricorso. La polizia comunale aveva in ogni caso intensificato i controlli, riuscendo in parte a ridimensionare la presenza di persone che chiedono l’elemosina, fenomeno particolarmente diffuso nei periodi di massimo afflusso turistico. Il secondo tema che i commercianti hanno discusso con il sindaco è quello della riduzione del traffico in centro città. «Il nostro desiderio - ha sottolineato Wegleiter - è quello di arrivare a trasformare Corso Libertà in zona pedonale. Questa richiesta è in cima alla lista delle nostre priorità e siamo dell’opinione che le promesse della politica saranno presto mantenute». Nel corso dell’incontro il sindaco Januth si è in parte sbilanciato, affermando che «prima di raggiungere questo obiettivo - si legge nel comunicato - sarà necessario elaborare delle soluzioni alternative per la viabilità di autobus e taxi. Per il momento si potrebbe procedere a una introduzione graduale della zona pedonale, magari facendo ricorso a sistemi quali le colonnine antitraffico a scomparsa automatica nella sede stradale». Tra gli altri temi discussi vi sono il completamento dei lavori di rifacimento di via Galilei superiore per fare il paio con la nuova via Cassa Risparmio. Il cantiere sarà aperto dopo l’Epifania e si concluderà per Pasqua. «Per Maia Bassa - ha sostenuto l’assessore Siebenförcher - puntiamo a un abbellimento di via Matteotti utilizzando l’esperienza delle giardinerie comunali». Per via Tennis l’Unione commercio è invece ancora in attesa dell’avvio dei lavori di abbattimento del muro di cinta del Circolo promesso per giugno. «La vicinanza di quella zona al camping - ha concluso Wegleiter - ma anche al centro sportivo non ci consente ulteriori rinvii. È importante che tutte le zone della città vengano valorizzate in modo da accrescere l’attrattività della città».

mercoledì 29 settembre 2010

Via bus e taxi dalla nuova piazza Teatro Allo studio Dorfmann il progetto per spazi più ampi e sicuri per i pedoni

Alto Adige, 29 set 10

di Giuseppe Rossi

Merano. Dopo piazza Rena e via Cassa Risparmio il Comune mette mano anche a piazza Teatro, il cuore pulsante della città, quanto letteralmente assediato dal traffico. L’assessore Stefan Frötscher e i vigili urbani hanno affidato allo studio Dorfmann di Bressanone l’incarico di ripensare la piazza dal punto di vista viabilistico con già la proposta di alcune indicazioni progettuali: l’impianto semaforico dovrà sparire, la zona di fermata e di sosta decine di autobus e taxi dovrà lasciare il posto a un’area pedonale più ampia e decisamente più sicura. Il progetto di rifacimento della viabilità in piazza Teatro dovrebbe passare per due snodi fondamentali che costituiscono una sorta di premessa necessaria all’intervento che dovrebbe essere realizzato non prima della fine del prossimo anno: da una parte si andrà infatti ad eliminare l’impianto semaforico che regola il traffico all’incrocio tra Corso Libertà e via delle Corse e dall’altra si amplierà decisamente la zona pedonale, trasferendo l’attuale area di sosta dei taxi. «Queste sono le indicazioni - spiega l’assessore Stefan Frötscher - anche se nel dettaglio dobbiamo ancora discutere i provvedimenti singoli. Abbiamo incaricato lo studio Dorfmann di elaborare una proposta dettagliata e l’argomento verrà discusso anche in commissione viabilità». Se l’intenzione dell’amministrazione comunale venisse confermata, anche in piazza Teatro potrebbe spuntare una mini rotatoria sullo stile di quella realizzata in piazza Mazzini. I taxi, almeno stando alle dichiarazioni dell’assessore al traffico, nel piano dovranno trasferirsi in via Carducci, mentre gli autobus di linea, che oggi sostano lungo la pensilina davanti al teatro saranno trasferiti in via Piave di fronte alla zona di sosta dei pullman delle Terme. Obiettivo dichiarato è quello di snellire il traffico in piazza e di aumentare lo spazio a disposizione dei pedoni. L’area taxi e la pensilina bus dovrà diventare nelle intenzioni del servizio viabilità zona pedonale. Toccherà allo studio di ingegneria Dorfmann mettere nero su bianco il progetto rispettando le indicazioni dell’ufficio viabilità. Si tratta dello stesso team di esperti che in questi mesi si è occupato di centrale teleriscaldamento Memc e di ampliamento della via Nazionale. L’intervento in piazza Teatro non è di poco conto anche perchè non va dimenticato che si tratta della principale piazza della città, che viene attraversata ogni giorno da migliaia di automezzi «vomitati» dal vicino tunnel sotto il centro termale in arrivo dalla val Passiria e da Sinigo. Quegli automobilisti proprio davanti al Puccini incrociano quelli che scendono dalla val Venosta e arrivano in città dalla stazione. Migliaia di autoveicoli che oggi impediscono un’uso alternativo della piazza. Il progetto per piazza Teatro arriva al pettine proprio in queste settimane in quanto durante l’inverno l’area sarà soggetta a una serie di lavori di scavo, motivati dalla posa delle tubature per il teleriscaldamento, quelle stesse tubature che oggi stanno per essere posate in via Huber davanti alle scuole Da Vinci. Il cambio dell’assetto viabilistico della piazza potrebbe essere il primo passo verso la creazione della prima isola pedonale della città, tra ponte Teatro, porta Venosta e piazza della Rena. Per intanto il Comune potrebbe mettere mano alla piazza Teatro, che necessita tra il resto di una nuova pavimentazione meno sconnessa rispetto all’attuale che non pochi problemi di sicurezza per i pedoni ha già sollevato anche nel recente passato proprio per le sue condizioni ormai di totale dissesto.

martedì 28 settembre 2010

Società ad hoc per l’Hotel Terme Durnwalder: ci sono acquirenti

Alto Adige, 28 set 10

È stata separata da quella “in house” che gestirà i servizi

Merano. Si sarebbero già presentati nuovi offerenti per l’acquisto dell’albergo delle Terme: lo ha detto il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder, che ora conta si possa giungere a un’assegnazione dopo la gara andata deserta al primo tentativo. La nuova gara d’appalto avrà luogo tra la fine del mese di ottobre e gli inizi di novembre. Come previsto, niente sconti sul prezzo base che non subirà variazioni rispetto al bando precedente quando era stato fissato a 30,6 milioni di euro. Secondo Durnwalder, il passaggio formalizzato dall’esecutivo Januth nei giorni scorsi - attaccato sia dalle opposizioni in seno al consiglio comunale sia dagli ambientalisti - che consentirà ai nuovi acquirenti di ampliare la cubatura di fatto innalzando l’albergo di due piani, rende più appetibile sul mercato l’operazione. Contestualmente, la giunta provinciale ha approvato gli statuti delle due società in cui sono state suddivise le Terme di Merano: una per i servizi (le terme vere e proprie) che continuerà a essere gestita “in house” dalla Provincia, la seconda per l’hotel che sarà messo in vendita.

lunedì 27 settembre 2010

Lofoco: «Il Pdl è e resta all’opposizione»

Alto Adige, 27 set 10

«Nessun patto scellerato con la maggioranza, ma nessun patto neppure con l’opposizione di sinistra che per la prima volta dopo 15 anni si trova completamente estromessa da ogni posticino di “sottogoverno”»: così il capogruppo del Pdl Enrico Lofoco che replica in particolare alle critiche sollevate da Verdi e Pd. «Per altro - prosegue Lofoco - quando la sinistra governava ben si guardava dal garantire spazi alle opposizioni e che oggi a gran voce, invece, invoca. Ed anziché fermarsi ad analizzare i propri errori e le ragioni per le quali si trova senza più poltrone in giunta e altrove si scaglia sugli altri partiti parlando di “patti scellerati” e “volgari”. Verdi e Pd stiano comunque tranquilli, nessun complotto e nessuna “deriva estremista”: il Pdl non ha fatto alcun accordo con la maggioranza sui posti nei cda e tantomeno fornirà alcun appoggio esterno alla giunta, come ha subito dimostrato con il documento voto proposto per ragioni giuridiche e politiche contro sull’aumento della cubatura dell’albergo delle Terme. Abbiamo semplicemente preso atto della inesistenza delle condizioni per un accordo con le minoranze, che avrebbe potuto condurre al massimo alla nomina di un rappresentante in seno al cda di Asm e che metteva invece in discussione la legittima aspettativa di rappresentanza in senso al cda di Ae riservato all’opposizione e, quindi, al Pdl che in tale posizione si trova sia a Merano che a Bolzano». «Se poi alcuni voti del Pdl sono confluiti sui nominativi indicati dalla maggioranza - conclude Lofoco - ciò è avvenuto per riconoscimento delle capacità dei singoli, e, per quello che riguarda quelli proposti da Alleanza per Merano, per la evidente affinità politica che gli innegabili travagli ed incomprensioni della passata campagna elettorale non possono far comunque far venir meno».

sabato 25 settembre 2010

Unità d'Italia, iniziativa nelle scuole: Minniti scrive alla Sovraintendente scolastica

CS, 25 set 10

“Coinvolgere le scuole altoatesine con un concorso riguardante l’Unità d’Italia, anche attraverso il percorso dell’autonomia, la cui concessione ha salvaguardato proprio l’unità del nostro Stato facendo emergere e rafforzando laddove già esistenti, importanti valori come il rispetto di culture diverse”. Lo ha scritto in una missiva il vice-Presidente del Consiglio provinciale Mauro Minniti alla sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei nel contesto delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. “Nella nostra Provincia – prosegue Minniti – pare non esistano iniziative ufficiali e istituzionali per celebrare degnamente questo evento importantissimo che ha visto in circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861, la nascita del nuovo regno da un'Italia divisa in sette Stati. Eppure - continua il vice-Presidente del Consiglio – proprio questa terra negli anni ha saputo immedesimarsi nello spirito unitario, ottenendo l’Autonomia per le minoranze locali in un contesto di unitarietà. Altrove, purtroppo, ciò non è avvenuto e difatti quelle terre dove la cultura dell’Autonomia nello Stato unitario non è stata accolta, vi sono guerre e divisioni, anche territoriali”.
“La data del 2011 – prosegue ancora Minniti nella sua lettera alla sovrintendente scolastica - è una data assolutamente importante e significativa ed anche nella nostra Provincia potrebbe essere utile alla convivenza ed alla conoscenza reciproca ricordarla pianificando proprio nelle scuole almeno un’occasione di confronto con la realtà locale, raccogliendo così nel migliore dei modi anche le parole del Presidente della Repubblica laddove ha sottolineato di recente l’importanza di promuovere le Autonomie pur in un contesto di coesione nazionale evitando di perdersi nel grande e tumultuoso fiume della globalizzazione” ha concluso Minniti.

Kury: «La giunta sdogana la destra»

Alto Adige, 25 set 10

Frena (Pd): «Merano non si merita una simile deriva estremista»

Sottogoverno.

Forte tensione fra la maggioranza e l’opposizione esclusa da tutti i consigli di amministrazione

di Orfeo Donatini

Merano. Una perfetta intesa fra la Svp ed i suoi partner di coalizione con il centrodestra del Pdl ha consentito alla maggioranza di occupare tutti i posti di sottogoverno escludendo le minoranze. E al Pdl è andato un posto nel cda di Ae per Alex Janes. Protesta Cristina Kury dei Verdi. Quello che si è consumato in due serate di consiglio comunale sul piano politico non può non avere un peso ed un’eco anche provinciale: di fatto la Svp - ed i suoi alleati, compresi i centristi di Cavagna e Balzarini e gli Arbeitnehmer - ha allargato la maggioranza al Pdl, partito dal quale ha accettato i voti per escludere le minoranze dai consigli di amministrazione delle società controllate, ma soprattutto al quale ha offerto i propri voti per far eleggere l’avvocato Alex Janes - promotore fra l’altro del refereundunm su piazza della Vittoria a Bolzano assieme ad Alessandro Urzì - nel cda di Ae. «E’ un classico esempio di cinismo politico - taglia corto Cristina Kury dei Verdi - e che dimostra come la Svp meranese sia disposta a tutto pur di mantenere il potere assoluto». «Con quelle votazioni in aula grazie al “patto scellerato” fra Svp e Pdl - prosegue Kury - si è eluso di fatto il voto limitato prescritto dalla legge regionale per rendere possibile una rappresentanza delle minoranze e garantire così un controllo politico della gestione delle aziende partecipate. E’ per questo motivo che i Verdi hanno detto un chiaro no all’offerta della Svp di stipulare con loro un “accordo” simile». E’ sul più generale piano politico che Kury poi è molto critica: «Il Pdl di fatto appoggia l’attuale maggioranza dall’esterno, che si colloca così evidentemente nel centrodestra. Sarà infatti difficile dire che anche il Pdl è una lista civica fuori dai blocchi, cosa che si era detta della presenza di Alleanza per Merano nella giunta attuale. Il Pdl ovviamente interessato a rendere noto questo spostamento a destra della giunta regala i posti nei cda alla maggioranza eliminandone il controllo politico. La “Blockfreiheit” della Svp si rivela puro cinismo politico. Chi offre i voti affinché la maggioranza possa coprire tutti i posti possibili viene premiato col posto spettante alle opposizioni all’Ae. Valori e convinzioni politici diventano pura merce di scambio». Infine severissima Kury con centristi e ala sociale della Stella alpina: «I cosidetti “Arbeitnehmer” nella Svp danno diligentemente il proprio contributo, dimostrando cosi la loro inesistenza in campo politico; per non dire della lista civica del vicesindaco Balzarini, che è nata da una scissione col Pd ed ora diventa il “gregario” del Pdl». Anche in casa Pd le critiche sull’operazione portata a termine sulle nomine del sottogoverno sono durussime: «E’ stata semplicemente un’operazione politica di rara volgarità», taglia corto la capogruppo Vanda Carbone. «Ho appreso con estrema tristezza quanto accaduto sulle nomine meramesi - commenta il segretario provinciale del Pd Antonio Frena - anche perchè sono convinto prima di tutto che la città non si meriti una deriva di estrema destra come questa. Il Pd non potrà che continuare a condurre un’opposizione durissima a questa giunta sempre più di destra e priva di un respiro programmatico e quindi di futuro. Detto questo non credo che sia tuttavia una sorta di prova generale per quanto potrebbe accadere sulla sxcena provinciale: penso invece sia una peculiarità meranese che non riesce a sollevare lo sguardo oltre il contingente».

venerdì 24 settembre 2010

La Svp si schiera col candidato Pdl

Alto Adige, 24 set 10

Sergio Armanini (Lega) diventerà il nuovo vicepresidente di Sasa spa

Per la prima volta le opposizioni restano fuori da tutti i cda delle partecipate Lofoco: «Normalizziamo i rapporti nella destra»

di Giuseppe Rossi

Merano. Sarà l’avvocato Alex Janes, esponente del Pdl bolzanino a rappresentare le minoranze nel nuovo cda di Ae. Dopo due ore di polemiche, ieri sera il consiglio comunale lo ha scelto. Assieme a Lofoco e colleghi hanno votato 14 consiglieri di maggioranza. I tre rappresentanti meranesi nel nuovo consiglio d’amministrazione di Azienda energetica saranno il presidente Massimiliano Sturaro, Toni Gögele, Obmann della Svp meranese, e Alex Janes, il più votato con 19 preferenze (5 sono i voti che il Pdl poteva esprimere). Con i 14 voti della maggioranza, che sono confluiti sull’avvocato bolzanino, la coalizione ha restituito al Pdl il favore di aver sostenuto, l’altra sera e anche ieri, i candidati del centrodestra al governo nei cda di Asm, Ivigna, Meranarena e Sasa. Il candidato proposto dalle opposizioni di sinitra, Marco Stabile, ha raccolto solo undici preferenze ed è rimasto escluso. A nulla sono serviti gli interventi di Enzo Nicolodi, Vanda Carbone, Daniela Rossi, David Augscheller, Max Boriero, per tentare di convincere l’ala sociale della Svp a non sostenere Janes nel voto segreto nell’urna. «Mi appello alla disobbedienza civile - aveva detto Nicolodi dei Verdi - affinchè non votiate un candidato che ha una visione discutibile dell’autonomia altoatesina, che ha fatto una battaglia a Bolzano per non cambiare il nome di piazza Vittoria». Tutte parole al vento. «Non abbiamo stretto nessun accordo - ha replicato Enrico Lofoco, Pdl - ma nelle altre votazioni abbiamo semplicemente sostenuto i candidati a noi pià vicini, anche in vista di una normalizzazione dei rapporti con il resto della destra italiana in città». Una dichiarazione che molti hanno inteso come un invito ad Alleanza per Merano e a Nerio Zaccaria a rientrare sotto l’ala protettrice del Pdl. Prove generali di grande coalizione? Spostamento a destra della coalizione e dell’Svp? «Siamo e restiamo l’opposizione di centrodestra - ha detto Claudia Benedetti - dentro una minoranza composta per lo più dalla sinistra che non ci ha dato sufficienti garanzie per veder eletto il nostro candidato. Per questo abbiamo scelto un’altra strada». Fatta eccezione per Alex Janes all’Ae, l’opposizione rimarrà fuori da tutti i cda. Dopo Meranarena e Asm, ieri si è votato anche per Funivie Ivigna e Sasa. Il nuovo esecutivo che gestirà Merano 2000 sarà composto da Manfredo Torneri (20 voti), Manuela Albieri (19), Walter Weger (18, presidente in pectore) e Karin Zingerle (17). Con 11 voti esclusi Toni Holzgethan ed Emiliano Lutteri. Marco Baldessarelli e Sandra Lando saranno i revisori dei conti. I due rappresentanti meranesi nel cda di Sasa saranno invece Sergio Armanini (Lega), grazie ai 13 voti espressi dalla Svp e Carmelo Caccamo (12 voti). Bruciati i due candidati delle opposizioni Claudia Resch e Bruno Montali. Angelika Platter, proposta dalla Svp sarà il revisore dei conti grazie ai 23 voti ottenuti (10 schede bianche).

giovedì 23 settembre 2010

Aumentano le tariffe per i rifiuti

Alto Adige, 23 set 10

Incremento dell’1-2% dopo 4 anni. Il sindaco: colpa degli incivili

Per fare cassa la giunta forse venderà la colonia San Vigilio e l’ex scuola di Quarazze. Ritocco per l’acqua potabile

di Giuseppe Rossi

Merano. Per la prima volta dopo quattro anni il Comune di Merano si appresta a ritoccare verso l’alto le tariffe per la raccolta e lo smaltimento rifiuti. Questo è uno dei provvedimenti abbozzati dalla giunta, riunita l’altro giorno in clausura ad Avelengo, per garantirsi le risorse necessarie per gli investimenti che ha in programma. Tra le ipotesi, peraltro, c’è anche la vendita della colonia di San Vigilio. «La riorganizzazione e i risparmi interni all’Azienda municipalizzata - ha annunciato il sindaco Günther Januth - sono finiti e pertanto dovremo fare fronte agli aumenti inflazionistici. L’alternativa è la riduzione della qualità del servizio, strada che non sono disposto a percorrere. Se non ci fossero gli incivili, che smaltiscono illegalmente e che producono 150 mila euro di costi aggiuntivi, questi aumenti potremmo risparmiarceli». Dopo quattro anni di tariffe invariate il Comune si appresta a mettere mano alle bollette sui rifiuti e per la fornitura dell’acqua potabile. Sarà un aumento dell’1, massimo 2%. A pesare nel settore acqua sono anche gli investimenti effettuati in questi anni dal Comune (ad esempio in via Verdi) per la divisione dell’acqua di scarico da quella piovana. L’imposta comunale sugli immobili e l’addizionale Irpef, ferma allo 0,1 per mille, non saranno toccati. Altra cosa sono invece i costi dei servizi. Oltre ad Asm l’anno prossimo quasi certamente pagheremo di più anche gli ingressi a Meranarena e al lido. Nel corso della giornata di clausura ad Avelengo, assessori e tecnici comunali hanno anche predisposto un piano di massima per gli investimenti. «Le tre priorità assolute - ha spiegato Januth - per la legislatura sono la conclusione del restauro del museo, il rifacimento del lido e la conclusione del progetto campo sportivo Combi». La giunta dovrà anche mettere mano a diversi edifici pubblici per creare nuovi spazi in vista dell’aumento degli alunni registrato lo scorso anno alle scuole materne e acquisterà 20/40 alloggi protetti. «Per i prossimi tre anni inoltre - ha detto il sindaco - siamo inpegnati nel pagare parte della nuova funivia per Merano 2000. Puntiamo ad avere per ognuno dei prossimi 4 anni almeno 20/22 milioni di euro da poter destinare a investimenti». Per raggiungere questo obiettivo il Comune non potrà solo puntare a maggiori introiti, ma sta pensando anche alla vendita di alcuni beni del patrimonio immobiliare pubblico, colonia di San Vigilio e ex scuola di Quarazze innanzitutto.

Cda: il Pdl vota con la maggioranza

Alto Adige, 23 set 10

Per un posto in Ae si è schierato con Svp, Lega, Idv e liste civiche

Lofoco: «Chi l’ha detto che avremmo dovuto votare candidati di sinistra?» Il sindaco esclude una maggioranza allargata

(ROG)

Merano. Per assicurarsi uno dei tre posti nel nuovo cda di Azienda energetica il Pdl manda all’aria l’intesa con i partner di minoranza e vota i candidati di Svp, Lega, Idv e liste civiche per i nuovi consigli d’amministrazione di Meranarena e Asm. Per la prima volta la Municipalizzata, non avrà nell’esecutivo un rappresentante dell’opposizione. I primi a guardare imbarazzati i risultati dell’urna sono stati il sindaco Günther Januth e il suo vice Giorgio Balzarini, anche se nessuno in aula ha creduto che si trattasse di una scelta dell’ultima ora, bensì concordata a tavolino tra maggioranza e Popolo delle libertà. «Non siamo in presenza di alcun allargamento della maggioranza» ha tagliato corto un imbarazzato sindaco Günther Januth. Intanto però, grazie al voto di ieri sera, nel cda di Meranarena e di Asm da domani non siederà più alcun rappresentante delle minoranze politiche. Tutta colpa del fallimento della trattativa che in questi giorni ha coinvolto Verdi, Pdl e Pd e soprattutto delle lusinghe messe in campo dalla lista Balzarini ed Svp. «Dove sta scritto - ha sostenuto Enrico Lofoco a margine delle votazioni - che noi dovevamo votare un candidato di sinistra?». Che aria tirasse ieri sera in consiglio comunale c’è voluto davvero poco a capirlo. Prima della chiamata al voto, proprio Enrico Lofoco, capogruppo del Pdl, ha chiesto e ottenuto di avere prima di ogni elezione una pausa di 5 minuti per riflettere sulle persone da votare. La prima votazione ha riguardato il consiglio d’amministrazione di Meranarena, la srl a capitale comunale, che gestisce gran parte degli impianti sportivi della città. I due rappresentanti proposti da Alleanza per Merano e lista Balzarini, ovvero Lorenzo Fornasier e Stefano Crespi (presidente in pectore) hanno ottenuto 21 voti, quattro in più rispetto a quelli a disposizione della maggioranza. I due candidati proposti dalle opposizioni (Francesco Redavid e Piero Di Benedetto) si sono fermati a 11 voti, quelli di Verdi, Pd, Prc e Freiheitlichen, troppo pochi. Il nuovo cda si completa con Ulrich Mayer (capo di gabinetto del sindaco Januth) e Andreas Zanier, Obmann della Svp della frazione centro. Il collegio sindacale sarà composto da Oscar Dejorio (18 voti), Cornelia Hölzl (18) e Robert Siebenförcher (16). Anche qui esclusi i due candidati dei Verdi, Severine Hell e Maurizio Peluso, entrambi fermi a 12 voti. Le opposizioni rimarranno fuori per la prima volta anche dal cda di Azienda municipalizzata. I più votati sono stati Karl Trenkwalder (17 preferenze), Markus Erb (16) e Gerhard Gruber (15, presidente uscente e in odore di conferma) proposti dalla Svp. Giorgio Roat proposto da Alleanza per Merano ha preso 15 preferenze, Rita Mattei (Lega) 14. Bocciati Nicola Morandini (12) e Cristina Herz (11), candidati delle opposizioni divise. I revisori dei conti saranno Patrick Palladino, Hans Werner Wickersheim e Veronika Skocir, tutti proposti dalla maggioranza.

mercoledì 22 settembre 2010

Minniti: "Posti letto anziani, parametri non rispettati. Sanzionare le inadempienze"

CS Pensare il PDL, 22 set 10

L'assegnazione dell'appalto, avvenuta nei giorni scorsi, per la realizzazione degli alloggi protetti per gli anziani a Merano non soddisfa il Consigliere provinciale del PdL Mauro Minniti second il quale comunque nella seconda citta' altoatesina si continuerà a registrare un deficit di queste strutture non solo fino al termine delle opere previste ma anche dopo. Quello delle unita' abitative o meno rivolte agli anziani a Merano pero' sembra essere un tema che non si puo' limitare solo alla presenza di alloggi tanto e' vero che lo stesso esponente del PdL ha accertato la presenza di un ulteriore problema sempre relativo al pianeta anziani: ovvero che mancano nella stessa città anche una settantina di posti letto, dovendo essere 400 ed avendone a disposizione invece solo 330. Un dato che lo stesso Minniti giudica "preoccupante e speriamo non indicativo di una sensibilità che, rivolta alla tematica degli anziani come dei giovani, dovrebbe sempre e essere una priorità'". Ed anche se alte città altoatesine (Bolzano e Laives per esempio) stanno molto peggio di Merano, l'esponete del PdL denuncia le "lentezze con le quali si sta affrontando il problema, lentezze che ovviamente non possono essere imputabili a questa amministrazione comunale, ma certamente alle precedenti, visto comunque che il problema perdura da almeno un decennio e che in passato avevo opportunamente sottolineato". "Purtroppo - prosegue Minniti - pare non esistere una normativa provinciale capace di prevedere sanzioni nei confronti dei Comuni inadempienti e questo potrebbe costituire anche un incentivo negativo per i Comuni a violare le normative. Occorrono deterrenti in merito da parte dell'Esecutivo provinciale - conclude Minniti - affinché si rispettino le regole e la problematica relativa sia agli alloggi per anziani come ai posti letto loro riservati non sembri meritevole di meno attenzione confronti ad ali problemi".

Ae: Cavagna non accetta la presidenza

Alto Adige, 22 set 10

L’assemblea della Civica conferma quindi l’uscente Sturaro

Per la guida di MeranArena la Civica indica Stefano Crespi l’amministratore della clinica S.Anna

(O.D.)

Merano. La Civica per Merano al termine di una affollata assemblea ieri sera ha deciso di indicare il presidente uscente Massimiliano Sturaro alla guida di Azienda energetica. Prima però aveva espresso all’unanimità per quell’incarico la designazione del proprio leader Diego Cavagna che tuttavia si è detto “non disponibile”. Il vicesindaco Giorgio Balzarini alla fine dei lavori ha quindi spiegato il doppio passaggio che ha permesso alla Civica di “salvare capra e cavoli”. «Abbiamo fatto nostra la proposta del gruppo consiliare guidato da Walter Taranto - ha sostenuto infatti - ed abbiamo così convenuto di proporre Diego Cavagna in quanto persona dotata sia di competenza tecnica che di adeguate capacità politiche, requisiti indispensabili per ricoprire questo delicato ruolo dove a breve dovrà essere affrontata l’intricata e ormai in dirittura d’arrivo questione delle concessioni con conseguenti ricorsi. Tuttavia abbiamo dovuto prendere atto dell’irrevocabile scelta dell’ex vicesindaco che ha rifiutato la nostra designazione per ragioni legate alla gestione della sua azienda alberghiera che lo sta impegnando in misura crescente. Per questo abbiamo al tempo stesso ringraziato Cavagna per il contributo che vorrà comunque dare alla crescita del nostro nuovo soggetto politico - ha concluso Balzarini - ed abbiamo invitato il presidente uscente di Ae Massimiliano Sturaro a proseguire l’impegno ricoperto negli ultimi mesi, vincolando il suo mandato ad una stretta collaborazione con il partito». Dunque il clima politico in maggioranza con questo passaggio si rasserena decisamente: la Svp non teme più alcun veto nei confronti del suo Obmann Toni Gögele e da questa sera tutte le nomine negli enti e nelle società controllate dall’amministrazione comunale potranno essere approvate senza timore di imboscate. La Civica riconferma poi in Ae, anche se nel ruolo di membro del collegio sindacale, il consigliere uscente Luca Bordato. Per quanto riguarda l’ex vicesindaco Cavagna questo passaggio all’interno della “sua” Civica è destinato a trasformarsi in una sorta di carta credito. E dopo “il gran rifiuto” viene data del resto come in dirittura d’arrivo una sua indicazione alla guida del potente consorzio provinciale di Confcoop dove il presidente Paolo Tanesini è ormai dimissionario da alcuni mesi. Fra le altre nomine indicate ieri dall’assemblea della Civica anche quella per la presidenza di MeranArena dove a succedere ad Andrea Casolari, diventato nel frattempo assessore allo sport, innovazione ed ecologia, dovrebbe essere votato in consiglio comunale il dottor Stefano Crespi, amministratore delegato della clinica S. Anna.

Via Armonia: 3000 euro di multe

Alto Adige, 21 set 10

Operazione anti-schiamazzi. Giro di vite in vista, fino alla chiusura dei locali

Vandalismi. Proteste degli abitanti della zona di Maia Bassa Sanzioni pecuniarie per una quarantina di ragazzi

di paolo Piffer

Merano. Complessivamente, circa 3000 euro di multe ad una quarantina di ragazzi che stazionava, nella notte tra venerdì e sabato, in via Armonia. E’ il risultato dell’ultima operazione congiunta tra polizia e vigili urbani contro gli schiamazzi notturni. Allo studio provvedimenti più «pesanti». I residenti protestano. Denunciano che sabato scorso gli schiamazzi sono andati avanti fino ad oltre mezzanotte. Nonostante la sera precedente siano intervenuti in forze polizia e vigili urbani. Operazione congiunta che ha portato ad una quarantina di multe ad altrettanti ragazzi, da un’ottantina di euro ad un massimo di 160 a testa. Nel dettaglio, 14 sanzioni per schiamazzi, 11 per intralcio alla carreggiata, 10 per imbrattamento del suolo pubblico, 5 per ubriachezza, oltre alla multa ad un locale della zona a causa della musica “a palla” oltre le 23. Da tempo, nella zona di Maia Bassa intorno al “Pub1”, tra via Armonia, via Matteotti e via Piave, la situazione esaspera gli abitanti che l’hanno segnalata più volte. Schiamazzi, cocci di vetro per terra, spazzatura in strada che, dice qualcuno, «ha portato pure i topi». Ad agosto è entrata in vigore un’ordinanza del sindaco che vieta di avere tra le mani contenitori e bicchieri in vetro, consumandone il contenuto, oltre i 5 metri dai pubblici esercizi. Rifornimenti che spesso vengono fatti ad un vicino spaccio. Provvedimenti repressivi, quelli messi in atto venerdì notte come in altre occasioni, che però sembrano non bastare a portare la calma. Tanto che polizia di stato e municipale stanno mettendo a punto un pacchetto di provvedimenti “pesante”, studiato in base all’attuale normativa sia comunale che provinciale. Per capire, si passerà da una fase repressiva del fenomeno, quella attualmente in corso, ad una preventiva. Da tempo è in corso una mappatura dei punti critici. Nei prossimi mesi entreranno in vigore misure più pesanti che potrebbero andare dalla limitazione dell’orario di apertura dei locali della zona fino alla chiusura. Le stanno studiano, in maniera coordinata, polizia di stato e vigili urbani. La portavoce degli abitanti di via Armonia, a nome anche di numerosi altri residenti che tra l’altro nei mesi scorsi hanno consegnato una petizione al sindaco, non ne può più. «Sabato scorso - afferma - l’assembramento di giovanissini è iniziato intorno alle 20 ed è andato avanti oltre la mezzanotte. Schiamazzi, urla, disturbo della quiete pubblica. Abbiamo chiamato i vigili che però non sono arrivati. Intorno alla mezzanotte, se non dopo, è passata una pattuglia della polizia. Non ne possiamo più anche perché il giorno dopo ci sono cocci dappertutto e rifiuti sparsi ovunque. E’ necessario intervenire perché questa situazione deve finire per la pace di tutti gli abitanti della zona». Già nell’aprile scorso le forze dell’ordine erano intervenute in zona e non ci erano andate leggere. In quell’occasione vennero comminate, in un’operazione congiunta tra polizia municipale e guardia di finanza, una ventina di sanzioni per ubriachezza molesta. Ma, nello stesso tempo, erano state riscontrate irregolarità nella mescita delle bevande alcoliche, trovati lavoratori in nero e accertata la mancata emissione di scontrini. «Il problema - aveva dichiarato il sindaco Januth - è ritenuto della massima attenzione. Sopralluoghi effettuati anche da agenti in borghese hanno consentito di verificare quanto accade e come le circostanze vengono gestite da chi ha in mano il “Pub1”». Ora, in seguito anche alle reiterate proteste degli abitanti della via, il cambio di marcia da parte delle forze dell’ordine che, almeno questa è l’intenzione, non si limiteranno a reprimere ma passeranno anche alla prevenzione.

domenica 19 settembre 2010

Ae, il Pdl ipoteca la poltrona

Alto Adige, 19 set 10

Lofoco: «Ci spetta, siamo l’unica vera opposizione»

Kury: «Noi contiamo di riuscire a trovare un buon compromesso siamo contro la spartizione politica»

di Giuseppe Rossi

Merano. Le nomine nei consigli d’amministrazione di Ae, Asm, Sasa, Meranarena e Ivigna, oltre ad agitare il sonno dei leader di maggioranza, rischiano di spaccare anche il fronte dell’opposizione. Mercoledì in consiglio si vota, ma Verdi, Pdl, Pd e partiti minori non hanno ancora trovato un accordo. E c’è chi teme il doppio gioco da parte di qualche gruppo, corteggiato in questi giorni delle sirene della maggioranza. Uno dei segnali più preoccupanti sul fronte delle opposizioni è arrivato dalla delegazione del Popolo delle libertà, che per due volte su tre ha disertato le rinuioni della minoranza per mettere a punto una strategia comune. C’è chi sostiene che, complice anche la presenza in giunta degli ex compagni di partito Zaccaria e Genovese, sia in corso una trattativa separata. «Si tratta di timori infondati - annuncia il capogruppo Enrico Lofoco - noi puntiamo a confermare un fronte comune nell’opposizione, anche se sappiamo che i contatti della coalizione di governo in questi giorni si sono sprecati. Hanno provato con noi, ma anche con i Verdi e lo stesso Pd, il tutto in cambio di qualche posticino sicuro in qualche cda. All’incontro di giovedì non abbiamo potuto partecipare perché eravamo impegnati in una riunione con i nostri vertici provinciali per parlare proprio di nomine». Il nodo cruciale per la spartizione delle sette/otto poltrone che l’opposizione dovrebbe riuscire ad occupare nei consigli d’amministrazione delle società partecipate dal Comune, è quello di Azienda energetica. Si tratta dell’incarico più importante al quale ambiscono sia i Verdi che il Pdl, un posto che lo stesso statuto di Ae attribuisce senza equivoci di sorta alla minoranza politica. «Quel posto è riservato alle opposizioni - spiega Lofoco - e nei due Comuni di Merano e Bolzano noi siamo l’unico partito ad essere in minoranza. A Bolzano Verdi e Pd sono al governo. Ecco perché lo rivendichiamo con forza». A quel posto però ambiscono anche i Verdi e il Pd, quest’ultimo partito uscito addirittura allo scoperto nei giorni scorsi con il neo commissario Gerolimon. «Contiamo di riuscire a trovare un buon compromesso - sostiene dall’altra parte Cristina Kury, leader dei Verdi meranesi - anche perché tra i partiti di minoranza tutti siamo contro la spartizione politica degli incarichi. Troveremo sicuramente un candidato di provata esperienza tecnica non apertamente schierato. A quel punto non avremo problemi a votare la proposta di qualsiasi partito». I Verdi, proprio per la loro connotazione ambientalista, hanno espresso più volte la convinzione di voler inserire propri candidati nel consiglio di amministrazione di Sasa, la società che gestisce il trasporto pubblico in città, e nelle Funivie Ivigna. In discussione ancora uno o due posti nel cda della Municipalizzata, mentre a Meranarena potrebbe andare per la prima volta un candidato del Pd.