venerdì 22 ottobre 2010

Liceo Classico: rischio chiusura

Alto Adige, 22 ott 10

Tommasini: «In città un indirizzo tecnico in più». L’assessore ha incontrato i collegi dei docenti

«Salvo» lo Scientifico in città rimarrebbero comunque sei indirizzi

di Paolo Piffer

Merano. Di soppressione dell’indirizzo “tradizionale” dello Scientifico non si parla praticamente più. Piuttosto, nel mirino pare sia l’indirizzo “tradizionale” del Classico. Se non altro per i numeri striminziti. Ieri al polo, Tommasini ha incontrato i professori. Un dato di fatto, sancito e deciso, Tommasini l’ha messo sul banco. Per sgomberare il campo da equivoci. «Sia chiaro - ha detto - che non abbiamo nessuna intenzione di tagliare il numero complessivo degli indirizzi. Semmai si tratta di ragionare se mantenere 5 licei e 1 istituto tecnico oppure togliere 1 liceo e aggiungere 1 indirizzo tecnico». Ovvero, se mantenere la formula attuale del 5+1 o scegliere il 4+2. All’auditorium, sul tavolo dei relatori anche la sovrintendente Nicoletta Minnei e il preside Riccardo Aliprandini. Al centro il recepimento della riforma Gelmini, che la Provincia di Bolzano si è impegnata a introdurre con il prossimo anno scolastico e le conseguenze che avrà, in questo caso, per il polo scolastico italiano della città. Il ragionamento dell’assessore - aperto al confronto, altri ce ne saranno dopo quelli di ieri - non parte, a suo dire, da motivazioni di carattere economico. «Perché - ha sottolineato - per la scuola non ci saranno contrazioni di risorse ne tantomeno verranno licenziati insegnanti». Piuttosto, Tommasini guarda al futuro dei ragazzi che nei prossimi anni usciranno dagli istituti superiori e cercheranno lavoro. «Perché in provincia di Bolzano, come e Merano - ha sostenuto - c’è una carenza di istituti tecnici e una preponderanza di istruzione liceale. Mi chiedo quindi se non sia il caso di potenziare la sfera tecnica anche guardando al mondo del lavoro. Facciamo un esempio. Dubito che nei prossimi anni l’amministrazione pubblica possa continuare ad assumere come finora. Piuttosto, ad esempio, ci troveremo in forte difficoltà per la mancanza dei medici di base. Ecco, il mio è un ragionamento aperto e chiedo un confronto con tutti su questi temi». I tempi del recepimento della riforma sono stretti. Tommasini ha riferito che già ai primi di novembre se ne discuterà in giunta e tra la fine di novembre e dicembre è prevista l’approvazione da parte dell’esecutivo provinciale. Tommasini tornerà a Merano il 4 novembre per incontrare, in un’assemblea pubblica, i genitori. Il preside Aliprandini ha difeso tutto il polo scolastico. Per una serie di motivi: «Le iscrizioni sono stabili ed equilibrate tra i vari indirizzi; gli indirizzi sono ben radicati in città; la qualità è più che buona. Anche se siamo consapevoli che l’istituto tecnico commerciale è un po’ debole. E poi, tutto il polo rappresenta per gli italiani un punto di riferimento educativo e culturale». Da parte di alcuni docenti è stato sottolineato come un’educazione equilibrata serva a tutti, indipendentemente dal lavoro che si farà.