Alto Adige, 19 set 10
Lofoco: «Ci spetta, siamo l’unica vera opposizione»
Kury: «Noi contiamo di riuscire a trovare un buon compromesso siamo contro la spartizione politica»
di Giuseppe Rossi
Lofoco: «Ci spetta, siamo l’unica vera opposizione»
Kury: «Noi contiamo di riuscire a trovare un buon compromesso siamo contro la spartizione politica»
di Giuseppe Rossi
Merano. Le nomine nei consigli d’amministrazione di Ae, Asm, Sasa, Meranarena e Ivigna, oltre ad agitare il sonno dei leader di maggioranza, rischiano di spaccare anche il fronte dell’opposizione. Mercoledì in consiglio si vota, ma Verdi, Pdl, Pd e partiti minori non hanno ancora trovato un accordo. E c’è chi teme il doppio gioco da parte di qualche gruppo, corteggiato in questi giorni delle sirene della maggioranza. Uno dei segnali più preoccupanti sul fronte delle opposizioni è arrivato dalla delegazione del Popolo delle libertà, che per due volte su tre ha disertato le rinuioni della minoranza per mettere a punto una strategia comune. C’è chi sostiene che, complice anche la presenza in giunta degli ex compagni di partito Zaccaria e Genovese, sia in corso una trattativa separata. «Si tratta di timori infondati - annuncia il capogruppo Enrico Lofoco - noi puntiamo a confermare un fronte comune nell’opposizione, anche se sappiamo che i contatti della coalizione di governo in questi giorni si sono sprecati. Hanno provato con noi, ma anche con i Verdi e lo stesso Pd, il tutto in cambio di qualche posticino sicuro in qualche cda. All’incontro di giovedì non abbiamo potuto partecipare perché eravamo impegnati in una riunione con i nostri vertici provinciali per parlare proprio di nomine». Il nodo cruciale per la spartizione delle sette/otto poltrone che l’opposizione dovrebbe riuscire ad occupare nei consigli d’amministrazione delle società partecipate dal Comune, è quello di Azienda energetica. Si tratta dell’incarico più importante al quale ambiscono sia i Verdi che il Pdl, un posto che lo stesso statuto di Ae attribuisce senza equivoci di sorta alla minoranza politica. «Quel posto è riservato alle opposizioni - spiega Lofoco - e nei due Comuni di Merano e Bolzano noi siamo l’unico partito ad essere in minoranza. A Bolzano Verdi e Pd sono al governo. Ecco perché lo rivendichiamo con forza». A quel posto però ambiscono anche i Verdi e il Pd, quest’ultimo partito uscito addirittura allo scoperto nei giorni scorsi con il neo commissario Gerolimon. «Contiamo di riuscire a trovare un buon compromesso - sostiene dall’altra parte Cristina Kury, leader dei Verdi meranesi - anche perché tra i partiti di minoranza tutti siamo contro la spartizione politica degli incarichi. Troveremo sicuramente un candidato di provata esperienza tecnica non apertamente schierato. A quel punto non avremo problemi a votare la proposta di qualsiasi partito». I Verdi, proprio per la loro connotazione ambientalista, hanno espresso più volte la convinzione di voler inserire propri candidati nel consiglio di amministrazione di Sasa, la società che gestisce il trasporto pubblico in città, e nelle Funivie Ivigna. In discussione ancora uno o due posti nel cda della Municipalizzata, mentre a Meranarena potrebbe andare per la prima volta un candidato del Pd.