Alto Adige, 3 set 10
Denunciati 51 casi di abusi. I ragazzi tolti alle famiglie sono 160
Rapporto2010 Dossier dei Servizi sociali del Burgraviato Solo il 10% è di origine extracomunitaria
di Giuseppe Rossi
Denunciati 51 casi di abusi. I ragazzi tolti alle famiglie sono 160
Rapporto2010 Dossier dei Servizi sociali del Burgraviato Solo il 10% è di origine extracomunitaria
di Giuseppe Rossi
Merano. Oltre cinquecento ragazzi e bambini vivono con serie difficoltà la loro gioventù in città seguiti dai servizi sociali del Burgraviato. Per 160 di loro è dovuto addirittura intervenire il tribunale dei minori per allontanare i ragazzi dalle rispettive famiglie e darli in affidamento o in adozione. Questo il dato preoccupante che emerge dalla relazione annuale del distretto sociale di Merano, pubblicata nei giorni scorsi. Le persone che il comprensorio segue in maniera assidua sono più di 1.200 ma l’impegno particolarmente gravoso riguarda i 509 giovani presi in carico, in età compresa tra zero e 17 anni. E non si tratta, come a qualcuno potrebbe pensare, di ragazzi extracomunitari o stranieri. Solo il 10% dei cinquecento utenti è nato fuori dai confini dell’Europa, tutti gli altri sono meranesi. Il servizio socio pedagogico offerto dal Burgraviato si ripromette di riportare ad una condizione di vita normale i ragazzi ma si tratta di un percorso molto difficile. Lo scorso anno 33 casi si sono risolti in maniera positiva, un dato importante, solo se paragonato con i sei casi del 2007. Ma ci sono anche ragazzi che si sono persi per strada e che hanno interrotto il contatto o hanno dimostrato di non voler collaborare con il servizio pubblico di assistenza. A determinare il disagio del ragazzo è in gran parte la situazione familiare di provenienza. Oltre la metà dei ragazzi ha palesato problemi familiari o di relazione con i genitori, ma sono molto diffusi anche i problemi psicologici o comportamentali dei ragazzi (oltre 80 casi), i problemi economici all’interno della famiglia di origine (60) o i problemi abitativi. Non è il divorzio o la separazione dei genitori ad essere la causa preminente del disagio giovanile. Il gruppo più consistente di minori accompagnati continua ad essere quello dei figli di genitori sposati (205 casi), mentre i figli di separati seguiti sono 153. I numeri scendono se si parla di genitori divorziati o conviventi (40 casi), oppure nelle situazioni di minori con madri nubili (50). L’abuso sessuale o psicologico e la violenza sul minore è purtroppo tra le cause che costringono il servizio sociale del comprensorio ad intervenire. Lo scorso anno si sono registrati 51 casi di genitori o parenti violenti che hanno abusato del minore. In questo caso l’unica soluzione è l’allontanamento del ragazzo dalla famiglia di origine e l’avvio di un lungo percorso di reinserimento sociale. In sette casi l’allontanamento è stato deciso dal tribunale dei minori, che ha disposto in altri 15 casi anche la decadenza della podestà familiare o genitoriale. In un solo anno il tribunale dei minori è dovuto intervenire 140 volte per emettere un decreto di affidamento ai servizi sociali o di adozione. Undici sono infine i ragazzi stranieri scappati dai loro Paesi e arrivati in Italia senza genitori, otto di loro provengono dall’Albania, gli altri arrivano dall’Afghanistan, Marocco e Siria.