Frena (Pd): «Merano non si merita una simile deriva estremista»
Sottogoverno.
Forte tensione fra la maggioranza e l’opposizione esclusa da tutti i consigli di amministrazione
di Orfeo Donatini
Merano. Una perfetta intesa fra la Svp ed i suoi partner di coalizione con il centrodestra del Pdl ha consentito alla maggioranza di occupare tutti i posti di sottogoverno escludendo le minoranze. E al Pdl è andato un posto nel cda di Ae per Alex Janes. Protesta Cristina Kury dei Verdi. Quello che si è consumato in due serate di consiglio comunale sul piano politico non può non avere un peso ed un’eco anche provinciale: di fatto la Svp - ed i suoi alleati, compresi i centristi di Cavagna e Balzarini e gli Arbeitnehmer - ha allargato la maggioranza al Pdl, partito dal quale ha accettato i voti per escludere le minoranze dai consigli di amministrazione delle società controllate, ma soprattutto al quale ha offerto i propri voti per far eleggere l’avvocato Alex Janes - promotore fra l’altro del refereundunm su piazza della Vittoria a Bolzano assieme ad Alessandro Urzì - nel cda di Ae. «E’ un classico esempio di cinismo politico - taglia corto Cristina Kury dei Verdi - e che dimostra come la Svp meranese sia disposta a tutto pur di mantenere il potere assoluto». «Con quelle votazioni in aula grazie al “patto scellerato” fra Svp e Pdl - prosegue Kury - si è eluso di fatto il voto limitato prescritto dalla legge regionale per rendere possibile una rappresentanza delle minoranze e garantire così un controllo politico della gestione delle aziende partecipate. E’ per questo motivo che i Verdi hanno detto un chiaro no all’offerta della Svp di stipulare con loro un “accordo” simile». E’ sul più generale piano politico che Kury poi è molto critica: «Il Pdl di fatto appoggia l’attuale maggioranza dall’esterno, che si colloca così evidentemente nel centrodestra. Sarà infatti difficile dire che anche il Pdl è una lista civica fuori dai blocchi, cosa che si era detta della presenza di Alleanza per Merano nella giunta attuale. Il Pdl ovviamente interessato a rendere noto questo spostamento a destra della giunta regala i posti nei cda alla maggioranza eliminandone il controllo politico. La “Blockfreiheit” della Svp si rivela puro cinismo politico. Chi offre i voti affinché la maggioranza possa coprire tutti i posti possibili viene premiato col posto spettante alle opposizioni all’Ae. Valori e convinzioni politici diventano pura merce di scambio». Infine severissima Kury con centristi e ala sociale della Stella alpina: «I cosidetti “Arbeitnehmer” nella Svp danno diligentemente il proprio contributo, dimostrando cosi la loro inesistenza in campo politico; per non dire della lista civica del vicesindaco Balzarini, che è nata da una scissione col Pd ed ora diventa il “gregario” del Pdl». Anche in casa Pd le critiche sull’operazione portata a termine sulle nomine del sottogoverno sono durussime: «E’ stata semplicemente un’operazione politica di rara volgarità», taglia corto la capogruppo Vanda Carbone. «Ho appreso con estrema tristezza quanto accaduto sulle nomine meramesi - commenta il segretario provinciale del Pd Antonio Frena - anche perchè sono convinto prima di tutto che la città non si meriti una deriva di estrema destra come questa. Il Pd non potrà che continuare a condurre un’opposizione durissima a questa giunta sempre più di destra e priva di un respiro programmatico e quindi di futuro. Detto questo non credo che sia tuttavia una sorta di prova generale per quanto potrebbe accadere sulla sxcena provinciale: penso invece sia una peculiarità meranese che non riesce a sollevare lo sguardo oltre il contingente».